Cos'è l'altro volto della speranza?

L'Altro Volto della Speranza (Toivon tuolla puolen)

Toivon tuolla puolen (L'Altro Volto della Speranza) è un film del 2017 scritto e diretto da Aki Kaurismäki. È il secondo film della sua trilogia sui porti, preceduto da Le Havre (2011). Il film affronta temi importanti come:

  • L'immigrazione: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Immigrazione è centrale nella narrazione, seguendo le vicende di Khaled, un rifugiato siriano che cerca asilo in Finlandia. Il film esplora le difficoltà burocratiche, il razzismo latente e l'umanità spesso dimenticata dietro le statistiche.

  • La solidarietà: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Solidarietà è un tema ricorrente. Wikström, il protagonista finlandese, dimostra una grande empatia nei confronti di Khaled, offrendo un aiuto concreto nonostante le proprie difficoltà personali.

  • La xenofobia: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Xenofobia si manifesta attraverso alcuni personaggi e situazioni, mostrando il lato oscuro della società finlandese e le paure che alimentano l'ostilità verso gli stranieri.

  • L'identità: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Identità è messa in discussione sia per Khaled, sradicato dalla sua terra e alla ricerca di un nuovo posto nel mondo, sia per Wikström, che cerca di reinventarsi dopo aver lasciato la moglie e il suo precedente lavoro.

  • La giustizia: https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Giustizia è un tema sotteso, riguardante la difficile situazione dei rifugiati e la necessità di un sistema più equo e umano nell'accoglienza e nell'integrazione. Il film non offre soluzioni semplici, ma stimola la riflessione sulle responsabilità individuali e collettive.

Lo stile del film è tipico di Kaurismäki, con dialoghi minimali, personaggi malinconici e un umorismo asciutto che contrasta con la serietà dei temi trattati. La colonna sonora, con brani di musica tradizionale finlandese e canzoni pop, contribuisce a creare un'atmosfera unica. Il film è stato acclamato dalla critica e ha vinto l'Orso d'argento per la migliore regia al Festival di Berlino 2017.